Resta il Listino per le regionali
Resta il Listino per le regionali

Genova – I liguri torneranno al voto il prossimo 10 maggio con il sistema del “listino”. Niente di fatto per il tentativo di modifica della legge elettorale della Liguria andato in scena oggi, al Consiglio Regionale.
La proposta di legge 363, che prevedeva alcune modifiche al testo in vigore – tra cui un premio di maggioranza di un minimo di 16 consiglieri su 30 per garantire la governabilità al vincitore delle elezioni – non ha raggiunto il quorum di 27 voti richiesto dallo Statuto.
Il provvedimento ha registrato solo 19 voti a favore, garantiti da consiglieri del Pd, Federazione della sinistra, Udc, Percorsi di Liguria, 3 voti contrari – Ezio Chiesa di Liguria Cambia, Gino Garibaldi e Alessio Saso di Area Popolare – e 2 astenuti Alessandro Benzi e Andrea Stimamiglio (Gruppo Misto).
Resta quindi in vigore in Liguria l’attuale legge elettorale che, con il listino di sei consiglieri nominati e non eletti, verrà utilizzata per le amministrative di maggio.
“Abbiamo provato fino all’ultimo ad abolire il listino – ha affermato il capogruppo del Pd, Antonio Miceli – chiedendo una sospensione del Consiglio per un’estrema riunione con lo scopo di ottenere i necessari 27 voti almeno sul cosiddetto ‘lodo Ferrando’, che prevedeva l’abolizione del listino pescando dalla lista dei primi 6 non eletti per assegnare quei posti. Una proposta che non ci soddisfaceva completamente, perchè non prevedeva nè la doppia preferenza nè il premio di maggioranza. Tuttavia, dato che diversi consiglieri di centrodestra durante il dibattito si erano dichiarati disponibili a votarlo, abbiamo deciso di provarci ancora. Ma, come sospettavamo – ha concluso – si trattava solo di un bluff che è stato svelato non appena si è passati dalle parole ai fatti”.