Roma – Ancora un traguardo prestigioso, una grande conquista e, soprattutto, una meritata soddisfazione per Eleonora Abbagnato, che dopo essere stata incoronata nel 2013 Etoile dell’Opera Garnier di Parigi, è stata nominata direttrice del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma.

Il sovrintendente Carlo Fuortes, d’intesa con il presidente della Fondazione e sindaco di Roma Ignazio Marino, ha infatti provveduto oggi alle nuove nomine al teatro dell’Opera di Roma. E oltre alla Abbagnato al corpo di ballo ha nominato alla Direzione artistica il compositore Giorgio Battistelli e il maestro Alessio Vlad, dove Vlad manterrà il coordinamento della programmazione operistica, mentre Battistelli coordinerà i programmi sul teatro e i linguaggi contemporanei e sulla musica sinfonica.

Per quanto riguarda Eleonora Abbagnato, classe 1978, palermitana, ballerina e attrice, eleonora abbagnato ballerinaè un nome di grande prestigio che permetterà alla Fondazione capitolina di costruire un importante rapporto artistico con i più famosi coreografi e danzatori del mondo. E il suo ingresso costituisce un importante passo verso un ulteriore sviluppo del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera.

“Da oggi la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma – ha dichiarato il sindaco di Roma Ignazio Marino – rafforza la propria squadra, guidata con risultati eccellenti dal sovrintendente Carlo Fuortes, creando un gruppo di lavoro dal profilo qualitativo altissimo, pensato per valorizzare tutte le professionalità presenti nel Teatro. La direzione artistica si allarga. Infatti, alla conferma di Alessio Vlad, che proseguirà nella cura della parte operistica della programmazione, si aggiunge la nomina di Giorgio Battistelli alla programmazione per la musica sinfonica e l’opera contemporanea. E ancora la nomina di Eleonora Abbagnato a direttrice del corpo di ballo. Sono tutti garanzia di crescita per l’offerta artistica e la qualita’ degli spettacoli programmati al Teatro Costanzi e a Caracalla. Dopo la grande opera di risanamento contabile portata avanti lo scorso anno, ora l’Opera di Roma ha la possibilità di lavorare soprattutto sulla qualità della sua proposta artistica e culturale”.