max manfrediGenova – La terza edizione del FIM – Fiera Internazionale della Musica, in programma dal 15 al 17 Maggio 2015 alla Fiera di Genova, ospiterà quest’anno per la prima volta un ambizioso progetto culturale e musicale: il Festival della Tradizione Ligure, ideato e curato artisticamente dal musicista Edmondo Romano in collaborazione con Davide Baglietto.

Partendo dalla necessità di riappropriazione delle proprie radici, e superando ogni moda esterofila e massificante, il festival veicolerà un’immagine nuova e vitale della cultura musicale della regione ligure, dimostrando che quest’ultima è capace di costituire un polo aggregativo al pari della musica rock e leggera. Compito del Festival della Tradizione Ligure consisterà nel diffondere la musica e il ballo legati ai ritmi e alle melodie tipiche della Liguria, in un’ottica di rivalutazione della storia e delle leggende locali, ma anche di confronto con le altre culture mediterranee. A cornice dell’area dedicata alla manifestazione, un’area espositiva dedicata alla tradizione con artisti, artigiani e stand gastronomici tipici.

Ogni giornata sarà dedicata a un tema differente: si inizia venerdì 15 con la “tradizione della terra”, che ospiterà formazioni strumentali che accompagnano la danza come Quartelà, il duo Burrone / Faravelli, Uribà (esempio delle danze delle 4 provincie), Banda Brisca, Quei dei Rsciugni (che recuperano antiche filastrocche e cantilene dell’800 e dei primi del ‘900), Spuncia Porchi (piffero e armonica per brani da osteria), Bahia (trio che propone musiche da ballo occitane), I Trilli (storico gruppo fondato negli anni Settanta da Pippo e Pucci e portato avanti oggi da Vladi, figlio di Pippo), La Rionda (che spazia dalle musiche sacre al racconto musicale di fiabe fantastiche liguri). Finale in bellezza con I Liguriani, gruppo tradizionale esibitosi nei principali festival tradizionali europei che ritirerà il FIM AWARD 2015 per la Tradizione Ligure, e l’Orchestra Bailam e Compagnia di Canto Trallalero, che proporrà un repertorio acustico contaminato da atmosfere klezmer, balcaniche, greco/turche, arabe insieme alla vocalità tradizionale genovese.

Sabato 16 sarà la volta della “tradizione della voce”, momento in cui si raggruppano per la prima volta insieme tutte le più significative realtà vocali liguri: Albenga Canta, A Lanterna, i Giovani della Gaiazza, I Racugeiti, Spontaneo Trallalero, il Gruppo Canterini Valbisagno, la Compagnia Sacco, La Squadra. Presenti anche due realtà musicali: Genova Carillons, eredi della maestria dei famosi Campanari che suonavano le campane alla genovese, collegando cioè i battagli delle campane ad una tastiera azionata con i pestelli o con i pugni delle mani; e la PiccolaBanda di Cornamuse guidata dal virtuoso Gabriele Coltri, unica formazione in Italia composta da numerose musette.

Domenica 17 si continua con la “tradizione dei cantautori”: sul palco si alterneranno Luca Masperone, Luigi Rizza, Marco Cambri, Rebis (duo alla ricerca dei ponti emotivi tra i popoli del Mediterraneo che alterna italiano, arabo e francese), Massimo Schiavon (collaboratore di Enzo Jannacci, Armando Corsi ed Edoardo De Angelis), Sergio Alemanno (caposcuola della canzone d’autore dialettale ligure e collaboratore di Bruno Lauzi, Gino Paoli e Umberto Bindi), Sabrina Napoleone e Valentina Amandolese (cantautrice e organizzatrice di eventi la prima, punta di diamante della scena indie rock genovese la seconda, entrambe co-fondatrici dell’associazione Lilith e dell’omonimo festival dedicato alla musica d’autrice), Lorenzo Malvezzi (autore di canzone satirica alla Gaber e Jannacci e vincitore del Premio Nazionale per la Canzone d’Autore al Varigotti Festival 2014), Cristiano Angelini (cantautore spezzino vincitore della Targa Tenco nel 2011 per l’opera prima L’ombra della mosca) e Federico Sirianni (pluripremiato cantautore genovese con all’attivo tre dischi e centinaia di concerti,  autore di teatro-canzone e di spettacoli come Il Grande Fresco, con il poeta Guido Catalano). Chiuderà la serata un artigiano di musica e parole sulla scena da oltre vent’anni, Max Manfredi: con i suoi racconti di viaggi, climi, città e metropoli, di storie d’amore e di disincanto, Manfredi unisce la sua lucidità ironica a un potere visionario che non ha eguali oggi in Italia. La sua musica onnivora e meteoropatica, condita da una presenza magnetica sul palco, chiuderà un festival che si preannuncia essere un grande evento nell’evento.

Previsti anche tre momenti d’incontro dedicati ai temi delle diverse giornate: venerdì 15 alle ore 15 in aula seminari si terrà il dibattito dal titolo La musica e il ballo tradizionale in Liguria e dintorni, con Gabriele Ferrero, Stefano Faravelli, Matteo Burrone e Franco Minelli. Sabato 16 alle ore 17 sul palco della Tradizione Ligure conferenza dal titolo La voce e il canto tradizionale in Liguria: interverranno Mauro Balma (etnomusicologo e massimo esperto di tradizioni musicali liguri), Laura Parodi, Paolo Sobrero, Matteo Merli. In aula seminari domenica 17 alle ore 18 ci sarà invece Incontro con la nuova scuola dei cantautori genovesi in compagnia di Manfredi, Sirianni ed altri autori.