Mazara del Vallo – Ore di angoscia per i familiari dei pescatori siciliani rapiti, insieme al peschereccio sul quale stavano lavorando, al largo delle Libia.
Secondo le prime indiscrezioni il perchereccio si trovava in acque territoriali libiche e stava pescando a circa 40 miglia da Misurata.
Sempre secondo la ricostruzione dei Media, uomini armati avrebbero costretto il comandante dell’imbarcazione a seguirli verso la costa ed un altro peschereccio sarebbe riuscito a fuggire dando poi l’allarme.
Si teme che la barca faccia gola ai trafficanti di esseri umani che potrebbero utilizzarla per un carico di migranti in fuga dall’Africa ma non è esclusa l’ipotesi peggiore, quella del sequestro da parte di terroristi dell’Isis o di al qaeda.
Il peschereccio della flotta Airone avrebbe ignorato i molti appelli delle ultime settimane a non attraversare le acque territoriali libiche per non rischiare il sequestro o l’intervento delle forze militari libiche.