Tim Cook dona il suo patrimonio
Tim Cook dona il suo patrimonio

Cupertino – Fatturato in calo del 13% rispetto a un anno fa, vendite degli iPhone calate del 18% e quelle dell’iPad del 19%. Sono i numeri del secondo trimestre Apple del 2016 che indicano, se non una crisi, quantomeno un rallentamento dell’azienda-simbolo fondata da Steve Jobs. Certo, 50,5 miliardi di fatturato macinati tra gennaio e marzo, Apple ha risultati migliori del 97% delle aziende della Fortune 500, ma peggiorare non piace a nessuno, e così il titolo della mela ha perso più dell’8% in borsa.

Durante la teleconferenza con gli azionisti finanziari in cui sono stati annunciati i risultati, il Ceo di Apple Tim Cook ha però voluto lanciare messaggi rassicuranti, attribuendo la “pausa nella crescita” alla difficile situazione economica globale: “l nostro team ha operato estremamente bene – ha detto Cook nel commento ufficiale dell’azienda – di fronte a turbolenze macroeconomiche. Il futuro di Apple è luminoso e i prodotti che abbiamo in serbo mi riempiono di ottimismo”.

Dati positivi arrivano dal settore “servizi”, in crescita soprattutto grazia a Apple Store, Apple Pay e Apple Music. Bene anche Apple Watch, che si conferma leader del mercato e da solo ha contributo per il 30% alla crescita nel settore “altro” nel consuntivo del secondo semestre dell’anno fiscale 2016. Non del tutto negativi anche i dati relativi alle vendite di iPhone. Se infatti a livello mondiale si è registrato un calo, ci sono notevoli eccezioni come l’India, dove la vendita degli Smartphone Apple ha segnato un +56%. Tim Cook si aspetta inoltre grandi cose dall’iPhone SE, lanciato sul mercato solo a inizio aprile, e quindi non ancora in grado di influire sui dati di questo trimestre. Apple ha dichiarato che la domanda del prodotto in questo momento è forte, al punto da fare fatica a produrne abbastanza.

Il 2015, inoltre, è stato l’anno che ha visto la nascita dell’iPhone 6, mentre quest’anno le novità sono dei semplici aggiornamenti, delle semplici “s” da aggiungere al nome di dispositivi già esistenti. Per questo è l’azienda stessa ad ammettere che i numeri record dell’anno scorso difficilmente saranno raggiunti quest’anno. Se ne riparlerà nel 2017, quando sarà lanciato l’iPhone 7.