Sanremo (Imperia) – Un coltello è stato ritrovato trai detenuti del carcere di Valle Armea, a Sanremo.

Gli uomini della Polizia di Stato, durante una perquisizione che si è compiuta ieri, hanno esaminato le celle e, in una di queste, hanno rinvenuto un coltello.

A darne notizia è Michele Lorenzo, Segretario nazionale per la Liguria del SAPPe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria.

“A seguito del ritrovamento di un telefonino, l’ennesimo, all’interno del carcere di Sanremo è stata finalmente disposta una perquisizione di un reparto. La perquisizione è uno strumento legale e legittimato per la sicurezza ma si era persa questa attività a Valle Armea” ha detto Lorenzo.

“L’esito della perquisizione – ha poi proseguito – ha dato la possibilità di ritrovare un coltello dalla lama di più di 10 centimetri. Ora spetta alla Polizia Penitenziaria avviare l’attività investigativa per capire come è potuto entrare il coltello. Non consentire alla Polizia Penitenziaria di fare il proprio lavoro produce pericolo e non capiamo perché il diretto e il comandante del carcere di Sanremo non abbiamo mai consentito l’attività di polizia all’interno del carcere. Ora restituendo alla polizia i lupo compiuto sarà possibile maggiore sicurezza e migliore vivibilità anche per i detenuti”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPe, sollecita le istituzioni penitenziarie nazionali a intervenire: “Questo ennesimo grave evento critico accaduto nel carcere di Sanremo deve fare seriamente riflettere su quali e quanti problemi di sicurezza vi sono nelle carceri liguri. La Polizia Penitenziaria sta pagando uno scotto pesante in termini di violenza e aggressioni fisiche e questo non si può accettare e tollerare. Quasi ogni giorno giungono notizie di aggressioni a donne e uomini del corpo in servizio negli Istituti penitenziari liguri, sempre piaciuto contusi, feriti, umiliati e vittime di violenze da parte di una parte di popolazione detenuta che non ha alcuna remora a scagliarsi contro chi in carcere rappresenta lo Stato”.