Genova – Non accenna a placarsi il dibattito sul possibile incremento delle accise sulla benzina, ipotesi smentita questa mattina da Regione Liguria attraverso una nota.

Nel testo viene chiarito che l’emendamento del governo alla Legge di Stabilità non comporterà alcun aumento sul costo della benzina spiegando, invece, che saranno rinnovate le accise in vigore da anni e utilizzate a sostegno dei territori colpiti.

I cinque centesimi di accisa sui carburanti resteranno dunque in vigore per il 2019 portando circa 7 milioni di euro per la Protezione Civile, una misura importante soprattutto per fronteggiare l’emergenza dopo la grave ondata di maltempo che a fine ottobre ha danneggiato il litorale ligure.

Sulla questione è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli che ha spigato di aver appreso dell’emendamento nella serata di ieri. Per Toninelli l’emendamento sarebbe da ritenersi “cautelativo” ma non in accezione positiva sottolineando l’intervento solo su responsabilità e decisione del presidente della Regione Liguria in caso di necessità. Ancora dissapori con Giovanni Toti che il ministro non sembra nascondere aggiungendo che come governo è stato fatto quanto più possibile per Genova in previsione di un ritorno ai regolari assetti nel giro di un paio d’anni: “Se Toti non fosse in grado di gestire correttamente tutte le risorse che abbiamo dato a Genova e alla Liguria…gli abbiamo dato la possibilità di sopperire a questa incapacità di gestione” ha aggiunto Toninelli.

La risposta da parte del governatore della Liguria non è tardata ad arrivare. Dal suo profilo Facebook Toti ha espresso perplessità per le dichiarazioni del ministro: “Mi lasciano perplesso le dichiarazioni del Ministro Toninelli sulle accise della Liguria. Il Ministro delle Infrastrutture dovrebbe sapere che quelle accise esistono dal 2011 e sono sempre state usate per intervenire sul dissesto idrogeologico della regione e per aiutare i territori in emergenza.  Abbiamo chiesto che venissero confermate perché, se il Governo intende dare un segnale sulle accise, può benissimo cancellare quelle sulla guerra di Abissinia, che servono a pagare sprechi vari, invece di fare cassa a spese dei territori colpiti dal maltempo. Quanto alla nostra capacità di gestire le emergenze, mi sembra che la città di Genova e la regione Liguria abbiano dimostrato, a differenza di altri, la propria competenza”.

Ancora: “Quanto ai soldi del Governo, ricordo al Ministro che la Liguria ha avuto circa 150 milioni di euro di danni, che per ora il Governo ne ha stanziati 6,5. Pregherei il Ministro di occuparsi dei rimanenti fondi promessi e non ancora arrivati, rassicurandolo che li spenderemo con efficienza per aiutare famiglie e imprese. Quanto alle accise, qualora vogliano tagliare le tasse, ne troveranno di ogni tipo e genere, vecchie di decine di anni, su cui il Governo del cambiamento potrà sbizzarrirsi”.

Nei giorni scorsi a far discutere era stata la decisione del ministro delle Infrastrutture di non presentarsi in commissione Europea per discutere, tra le altre cose, anche del ponte Morandi. L’atteggiamento del ministro aveva suscitato la reazione del presidente della Regione che, sempre tramite Facebook e senza fare nomi, ne aveva criticato l’atteggiamento.