Genova – Dovrebbe iniziare questo pomeriggio, salvo ulteriori ritardi dovuti al maltempo, la demolizione della pila 5 di ciò che resta del ponte Morandi, crollato lo scorso 14 agosto uccidendo 43 persone. Le maxi gru arrivate dall’Olanda dopo la rinuncia all’uso dell’esplosivo per la demolizione, a causa della presenza dell’amianto nel materiale di costruzione, sono state posizionate e i tecnici inizieranno a tagliare letteralmente a fette l’enorme pilone in cemento per poi far scendere a terra i pezzi, uno dopo l’altro.

Una fase che inizia con un ritardo molto consistente che si accumula di giorno in giorno rispetto al crono-programma diffuso qualche tempo fa e che prevedeva l’inizio dei lavori di ricostruzione a fine marzo mentre tutte le pile che dovevano essere state demolite sono ancora al loro posto.

Cresce la preoccupazione per l’altro troncone, quello a levante del Polcevera, poichè le analisi hanno rivelato la presenza di amianto in quantità simile a quella trovata nel troncone ovest e che aveva fatto scattare il divieto d’uso degli esplosivi.

Il crono programma, infatti, prevede che proprio le micro cariche debbano distruggere ciò che resta del ponte Morandi a est del Polcevera e ora si teme che la commissione esplosivi della Prefettura, verificate le analisi, emetta analoga decisione di impedire l’uso delle esplosioni per evitare che venga diffuso nell’aria il pericoloso amianto.
La salute dei Cittadini è infatti priorità assoluta.