Genova – Non accenna a placarsi, a Voltri, nell’estremo ponente genovese, la battaglia a colpi di dichiarazioni sui social, tra il Municipio VII Ponente e il Comune di Genova (e in particolare con l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Fanghella) sui lavori per il ripascimento della spiaggia di Voltri.

Dopo  la pubblicazione dei dati relativi agli esami condotti sui materiali prelevati alla foce di un torrente di Prà e usati per riprofilare la spiaggia, l’assessore al Territorio Matteo Frulio risponde alle polemiche con una nota postata su Facebook che segnala che i dati diffusi risalgono a prelievi effettuati a febbraio 2019 mentre i lavori sulla spiaggia di Voltri sono iniziati a giugno 2019.

“Nessuno ha mai messo in dubbio i prelievi del 22 febbraio (i risultati sono pubblicati il 6 marzo) – scrive Frulio – É questo il punto e la differenza tra chi vuole vederci un pretesto politico e chi invece vuole solo chiarimenti. Ma dalle analisi di FEBBRAIO al ripascimento di GIUGNO sono intercorsi circa tre mesi di scarichi, piogge, dilavamenti di terra, con una primavera ben poco clemente da punto di vista meteorologico. Bastava iniziare prima? Forse. Ma il punto non é la polemica sui tempi. Ma sui modi. Era il caso di farne ulteriori con un lasso di tempo cosí elevato?

La polemica infiamma il quartiere di Voltri per via dei materiali usati per il ripascimento della spiaggia e per i lavori avviati in piena stagione balneare. Sui social sono comparse diverse fotografie che ritraggono l’arenile che appare come una “soletta” e la presenza di schegge di vetro e metallo (non rilevate dai campionamenti) .
Secondo le proteste, il materiale prelevato alla foce di un torrente come quello di Prà, senza uno sviluppo consistente e con alle spalle un territorio molto degradato, non sarebbe stata una “buona idea” e a provarlo sarebbero le molte foto “di confronto” con le ghiaie di fiume usate per il ripascimento di spiagge forse “più blasonate” come quelle di Nervi.
Un giudizio più estetico che chimico e che difficilmente può essere messo a tacere con una tabella che riporta la presenza del 99,8 per cento di ghiaia e sabbia e solo lo 0,20% di terriccio e limo.

Più volte i Voltresi hanno invitato l’assessore Fanghella a trascorrere qualche ora sulla spiaggia per verificare di persona se il materiale usato è idoneo o meno all’uso che ne è stato fatto e si domandano come mai a Quinto/Nervi vengano usate ghiaie di qualità e a Voltri limo di torrente.
Il botta e risposta, molto probabilmente, è solo agli inizi.