Genova – Da denuncianti a denunciati. Rischia di finire in Tribunale la vicenda dell’esposto firmato da circa 300 persone per denunciare il presunto comportamento minaccioso delle guardie eco-zoofile attive nei Parchi di Nervi. A finire nel mirino, però, potrebbero finire le persone che hanno sottoscritto il documento inviato al Municipio nel quale si raccontava di comportamenti “persecutori” dei confronti dei padroni di cani.
Una lettera che aveva innescato un intervento del Municipio che ha chiesto un chiarimento alle Guardie arrivando a minacciare la sospensione dell’accordo con il quale la civica amministrazione incaricava della sorveglianza l’associazione onlus e la possibile richiesta di lasciare la sede messa a disposizione presso i Parchi.

La svolta arriva grazie ad un esposto che le guardie, guidate da Gian Lorenzo Termanini, hanno presentato alla magistratura per chiedere di indagare sulla lettera inviata al Municipio e, in particolare, sulle molte firme che risulterebbero state fatte ad una supposta raccolta di firme per avere un’area cani nel Parco e non per quanto poi si è rivelato.
Le persone coinvolte, insomma, sarebbero state indotte in errore da un gruppetto di proprietari di cani decisi a “far valere le proprie ragioni” dopo un giro di vite – imposto dal Comune di Genova – al degrado provocato dai cani lasciati liberi di scorrazzare per i prati, la mancata rimozione delle deiezioni e il comportamento strafottente dei proprietari dei cani nei confronti delle Guardie che devono far rispettare l’ordine.

Una “tensione” mai negata ed anzi denunciata a più riprese, sui profili social, con botte e risposte tra chi desidera godere del Parco senza la presenza di grossi cani che si inseguono e si azzuffano tra loro e chi teme di poter essere aggredito o ha anche solo paura degli animali e pretende il rispetto delle regole.

Dopo il “caso” scoppiato con la (presunta) raccolta di firme contro le Guardie, arriva il contro esposto che chiede al magistrato se le parole contenute nel testo non siano lesive della reputazione di chi presta giuramento in Prefettura e riceve un mandato direttamente dal rappresentante del Governo a Genova.
Chiarito poi che alcuni dei firmatari non sapevano nemmeno del contenuto della lettera, si rischia di finire in Tribunale per non aver letto attentamente ciò che si stava firmando.

Nel mezzo il Municipio che potrebbe aver agito con un pò troppa “fretta”, accogliendo le proteste di residenti proprietari di cani che forse figurano tra i sanzionati e che quindi potrebbero aver motivo per cercare una sorta di “vendetta”.

Il lavoro delle guardie zoofile non si è mai fermato ed anzi, con l’arrivo della bella stagione, si intensificano i controlli nei Parchi – non solo quelli di Nervi – per far rispettare i regolamenti che prevedono che i cani debbano entrare nelle aree verdi esclusivamente al guinzaglio e non possano essere liberati neppure per brevi “sgambate”.
Pena pesanti sanzioni e denunce.