Carabinieri

Albenga (Savona) – Nel corso della notte, su segnalazione per “rumori sospetti” pervenuta da un residente al numero d’emergenza “112”, i Carabinieri si sono precipitati in via Viveri. I 2militari della Sezione Radiomobile hanno intercettato i due soggetti corrispondenti alla
descrizione sul ponte del Rio Avarenna.
Alla vista della pattuglia dell’Arma, i due uomini hanno tentato la fuga dividendosi e
fuggendo in direzioni diverse. I Carabinieri si sono quindi divisi lasciando il mezzo per
rincorrerli e dopo poco sono riusciti a bloccarli. Entrambi i fermati, due albanesi di 50 e 30
anni, muratori e residenti ad Albenga, hanno cercato di aggredire i Carabinieri nell’estremo
tentativo di evitare l’arresto.

Portati in caserma, i Carabinieri hanno continuato le ricerche di un borsone gettato dagli stranieri durante la fuga poi rinvenuto dentro il rio Avarenna.
Dentro la borsa è stato ritrovato il “kit del ladro professionista”: guanti, corde, flessibile,
piede di porco e altri strumenti atti allo scasso. I rapidi e successivi accertamenti da parte
dei Carabinieri di Albenga hanno poi consentito di ricostruire i fatti indivuando l’abitazione
presa di mira.

Sul posto sono state infatti ritrovati una scala e parte degli arnesi utilizzati dai ladri per cercare di forzare la porta.
I ladri, trattenuti nella notte nelle camere di sicurezza della Compagnia di Albenga,
saranno portati stamattina davanti al tribunale di Savona ove risponderanno, per
direttissima, dei reati di tentato furto in abitazione, resitenza a pubblico ufficiale e porto di
arnesi atti allo scasso.

Nelle prossime ore i Carabinieri passeranno al vaglio tutti gli elementi raccolti, e
soprattutto esamineranno i telefonini dei due ladri, per capire se sono resposabili di altri
furti avvenuti nel territorio.
In una nota del Comando dell’Arma di Albenga si legge: “La collaborazione dei cittadini e
la rapidità dell’intervento dei Carabinieri sono stati evidentemente i fattori determinanti per
la cattura dei ladri. Si raccomanda sempre di chiamare tempestivamente il 112 in caso di
necessità o anche per segnalare situazioni “sospette”.