Il piviere tortolino avvistato sui monti della Val d’Aveto – Foto di Clara Manzamilla

La Spezia – Avvistamento straordinario, nei giorni scorsi, sui monti della Val d’Aveto dove il Piviere tortolino ha fatto la sua comparsa dopo oltre dieci anni.

Il Piviere, in migrazione dalla Tundra, dove nidifica, sta muovendo verso l’Africa settentrionale per andare a svernare e si è concesso una sosta sui monti liguri.

L’ultimo avvistamento registrato della specie risale all settembre del 2008 sul monte Aiona.

Nonostante i suoi soli 60 centimetri di apertura alare, il Piviere è un migratore per eccellenza oltre che una presenza molto importante dal punto di vista ornitologico e conservazionistico.

Rientra tra le specie particolarmente protette della Direttiva Uccelli, perché minacciato anche dai più banali interventi antropici in montagna, come l’apertura di una strada forestale o di un impianto sciistico.

Il Piviere tortolino è infatti una specie della esigenze ecologiche abbastanza complesse: predilige la tundra artica e l’alta montagna, con rocce affioranti e vegetazione bassa, evita, invece, aree troppo boscose.

In Italia ambienti simili si trovano solo in alcuni settori alpini, dove questo piccolo trampoliere nidifica solo eccezionalmente: le pochissime coppie censite non sono più di 4-5 e, pur suscitando grande interesse conservazionistico, non rappresentano che lo 0,1% della popolazione comunitaria complessiva.

Alla ristrettissima popolazione nidificante si aggiunge un certo numero di individui che sceglie l’Italia per transitare dalle aree di nidificazione a quelle di svernamento, come è in questo caso, a ricordarci che la migrazione autunnale è iniziata.