Genova – La chiatta che ospita da diversi anni Dialogo nel buio lascia Genova.

Dopo 9 anni di permanenza nel capoluogo ligure, la chiatta “ex Urban lab” di Fincantieri si è mossa dalla Darsena davanti al Museo Galata partendo in direzione Roma, per essere ormeggiata all’Isola Tiberina, sul fiume Tevere.

Dopo una sosta in bacino per le operazioni di rimessaggio della carena e di allestimento per il mare aperto, la chiatta sarà rimorchiata verso Fiumicino dove è attesa per il 23 dicembre.

L’Istituto David Chiossone Onlus per i ciechi e gli ipovedenti, che ha promosso a Genova la mostra-percorso, realizzandola in collaborazione con Costa Edutainment e Cooperativa Solidarietà e Lavoro, ha incoraggiato il trasferimento a Roma contando sulla volontà del Centro regionale Sant’Alessio per i ciechi (Azienda di Servizi alla Persona della Regione Lazio) di accogliere e promuovere l’esperienza di Dialogo nel Buio e sulla disponibilità di Fincantieri, proprietaria della chiatta ex “Urban Lab”.

Per la sua natura multisensoriale, Dialogo Nel Buio ha dovuto far fronte alla chiusura totale, che sarà superabile solamente quando il Coronavirus sarà definitivamente sconfitto.

L’Istituto Chiossone, in collaborazione con il Comune di Genova, sta inoltre continuando a lavorare con l’obiettivo di riaprire Dialogo nel Buio in un’altra sede a Genova: un progetto oggi condizionato non solo dal superamento dell’emergenza sanitaria, ma anche dalla possibilità di raccogliere sostegni finanziari adeguati e indispensabili per la realizzazione dell’allestimento e per la gestione.

Claudio Cassinelli, presidente dell’Istituto David Chiossone, così ha commentato: “Sono orgoglioso che Dialogo nel Buio che abbiamo allestito sulla chiatta possa trovare una seconda vita a Roma, ampliando la diffusione di un messaggio di integrazione e solidarietà che con passione e impegno abbiamo portato a Genova quasi 10 anni fa. Desidero oggi rivolgere un appello alle istituzioni locali, agli enti economici e alle aziende del territorio e a tutti i cittadini affinché ci aiutino a riaprire Dialogo nel Buio a Genova in una nuova sede e a dare così continuità a un’iniziativa che significa tanto per Genova e la Liguria: per il suo alto valore educativo, per l’opportunità professionale qualificata che offre alle guide non vedenti, per la ricchezza che porta all’offerta turistica e culturale della nostra città”.

Stefano Dagnino, Presidente della Cooperativa Solidarietà e Lavoro, ha sottolineato come Dialogo nel Buio sia stato anche una valore dal punto di vista occupazionale e di sviluppo economico e sociale, garantendo alle guide non vedenti e ipovedenti non solo un importante percorso formativo e professionale ma anche una esperienza umana di grande importanza, mettendo in luce i talenti di ciascuno e rendendo possibile la crescita individuale attraverso la valorizzazione delle proprie competenze e abilità in ambito lavorativo. “Grazie all’inversione dei ruoli tipica del percorso sensoriale di Dialogo nel Buio – ha detto – le guide hanno potuto dimostrare di essere una risorsa per il mondo produttivo. Certo non è facile trovare un ambiente di lavoro che agevoli il loro reinserimento, per questo auspichiamo nel supporto del pubblico e del privato per dare vita a nuovi progetti e agevolare una loro ricollocazione”.

“Dialogo nel Buio – ha aggiunto ancora Beppe Costa, Presidente e Amministratore Delegato di Costa Edutainment – offre un’esperienza edutainment di forte impatto e di grande valore sociale ed educativo. Ho sempre creduto in questo tipo di proposta al pubblico e l’ho supportata finanziariamente e a livello di promozione integrandola con le altre esperienze del mondo AcquarioVillage, convinto che sarebbe stata una ricetta di successo, come dimostrano i numeri di questi anni. Auguro a Dialogo nel Buio di incontrare il favore del pubblico romano e ancor più di poter tornare nella nostra città in futuro”.

A salutare la chiatta di Dialogo nel Buio, questa mattina sul molo davanti al Galata Museo del Mare, erano presenti: Claudio Cassinelli, presidente dell’Istituto Chiossone; Beppe Costa, presidente e amministratore delegato di Costa Edutainment; Stefano Dagnino, presidente della Cooperativa Solidarietà e Lavoro; Arturo Vivaldi, presidente regionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti; Nicoletta Viziano, presidente del Mu.MA – Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni; Simonetta Cenci, assessora all’Urbanistica del Comune di Genova; Ilaria Cavo, assessora alle Politiche sociosanitarie, Terzo Settore, Politiche giovanili, Scuola, Università e Formazione, Cultura e Spettacolo della Regione Liguria; Giuseppe Torrente, Direttore – Cantiere Sestri e Paolo Capobianco, Shipyard Director Fincantieri; Domenico Magnano, architetto dello Studio Renzo Piano. Da remoto hanno partecipato: Amedeo Piva, presidente Centro Sant’Alessio di Roma e Laura Gorni, senior partner di Dialogue Social Enterprise.

La mostra percorso multisensoriale in assenza di luce, promossa dall’Istituto David Chiossone Onlus per i ciechi e gli ipovedenti con Costa Edutainment e Cooperativa Solidarietà e Lavoro, aveva portato Genova tra le 21 città al mondo che ospitano la manifestazione: Milano, Vienna, Monaco, Francoforte, Amburgo, Mosca, Holon (Israele), Kuala Lumpur, Hyderabad (India), Singapore, Bangkok, Hong Kong, Shanghai, Taipei (Cina), Tokyo, Seoul, Osaka, Chengdu (Cina), Mannheim (Germania), Atene.

Arrivata a Genova nel 2011, la mostra dapprima allestita in piazza Caricamento poi trovare spostata nel 2013 al Porto Antico, davanti al Museo del Mare, ha accolto oltre 100mila visitatori.

Il percorso porta i visitatori in ambienti e situazioni reali di vita quotidiana; in piccoli gruppi e guidati da un non vedente, i partecipanti affronteranno un viaggio di 45 minuti nella totale oscurità per sperimentare la vita quotidiana affidandosi esclusivamente al tatto, all’udito, all’olfatto e al gusto.

Al centro dell’esperienza di Dialogo nel Buio c’è il ruolo delle guide non vedenti capaci di far calare i visitatori nella loro realtà quotidiana, ma anche una importante occasione di inserimento lavorativo.