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Genova – Sino a due ore di attesa per fare una raccomandata o per pagare un bollettino, code chilometriche al freddo e sportelli “lenti”. Sono numerose e in aumento le segnalazioni di disagi patiti dai cittadini per gli uffici postali della bassa Valbisagno.
Questa mattina si è sfiorata la rissa davanti all’ufficio postale di piazza Galileo Ferraris dove persone in fila da oltre un’ora sono state “avvisate” con ben poco tatto che l’ufficio avrebbe chiuso “tassativamente alle 13,30” invitando chi era in coda a valutare se restare o meno in attesa.
Un annuncio fatto alle 13 che ha causato momenti di tensione e grande rabbia tra le persone rimaste al di fuori dell’ufficio, fortunatamente in una giornata non particolarmente fredda, ma rigorosamente in piedi.

“Ogni giorno è la solita storia – segnalano i Lettori – l’ufficio ha tre sportelli lentissimi e ogni giorno si forma una coda spaventosa davanti all’ufficio e che si snoda anche tutto attorno al palazzo. Questo non è un problema di emergenza covid ma di organizzazione. Occorre prolungare gli orari a tutto il giorno e senza pause”.

Chi non è riuscito a fare le commissioni previste entro l’orario di chiusura si è precipitato all’altro ufficio per il quale fioccano le segnalazioni di disagi: quello di corso Sardegna.

“Quando sono arrivato, poco dopo le 13 – spiega un Lettore – avevo davanti 40 persone e dentro l’ufficio ce ne possono stare 5 e se entra qualcuno si viene bruscamente invitato ad andare via anche se all’esterno è chiaramente indicato che possono entrare 12 persone per l’emergenza covid”.

Anche in questo caso la persona ha atteso oltre un’ora che si va ad aggiungere a quella passata in coda davanti all’altro ufficio di piazza Galileo Ferraris.

“Prendere il biglietto e trovarsi con tutte quelle persone davanti – racconta – è una batosta se arrivi dall’altro ufficio dove ti hanno mandato via perché si deve chiudere. Io capisco che chi lavora ha degli orari ma se ogni giorno è così significa che qualcosa non funziona nella organizzazione degli uffici. Forse sono sottostimati o forse si dovrebbe prolungare l’orario o aumentare il numero degli sportelli. Non possiamo sempre essere noi cittadini a pagare”.

“La gente resta in coda all’esterno dell’Ufficio e va già bene che oggi c’è il sole – protestano le persone in attesa. Quando piove o c’è vento è una tortura. E’ vergognoso perchè ci sono anziani in attesa”.

Le segnalazioni giungono anche per denunciare altri problemi legati all’ufficio di corso Sardegna e riguarda i “furbetti” del bigliettino che arrivano, prendono il biglietto e poi vanno a fare commissioni o la spesa.

“Un problema che potrebbe essere facilmente risolto – spiegano ancora i segnalatori – se il personale procedesse speditamente nei numeri. Chi non è nei paraggi perderebbe il turno e forse anche la brutta abitudine. E invece c’è chi ne approfitta per una pausa o per contare il denaro in cassa al cambio turno o per fare altre operazioni che dovrebbero essere fatte a sportello fermo”.