alberi potati abbattuti

Genova – Alberi “capitozzati” in corso Sardegna e residenti mobilitati per evitarne l’abbattimento. Non si placano le polemiche per la gestione del verde pubblico nell’are di Marassi e San Fruttuoso dove, dopo l’abbattimento inspiegabile di alcuni alberi secolari di corso Galliera, sono stati “potati” forse un pò troppo drasticamente alcuni alberi già oggetto dell’attenzione dei residenti perché “recintati” da alcuni giorni con nastri colorati non accompnati da alcuna informazione in merito.

Gli operai comunali sono saliti in quota con motoseghe ed hanno provveduto al taglio di gra parte degli enormi rami che svettavano a decine di metri di altezza. Al loro posto quelli che, sui social, sono stati definiti “moncherini”, poco più che tronchi con alcuni rametti.

Il timore di un nuovo taglio di alberi ha scatenato le proteste e i lavori si sono misteriosamente interrotti e la popolazione torna a farsi sentire per chiedere che il Comune dia informazioni complete su quanto sta avvenendo.

“Se è una potatura – spiega il comitato nato dopo i tagli in corso Galliera – ci spieghino perché viene fatta in quel modo che sembra eccessivo. Se invece si tratta di taglio radicale, ci mostrino i documenti da cui si legge che sono malati e gli esami fatti con le tecnologie moderne e che consentono di individuare con certezza la malattia prima ancora del taglio”.

A creare allarme il “caso” di corso Galliera dove, nei giorni scorsi, sono stati abbattuti diversi platani centenari apparentemente sani.
L’allarme si era diffuso nei giorni scorsi con la pubblicazione di alcune foto che riprendevano cinque enormi platani con oltre cento anni ridotti in pezzi a colpi di motosega. Una sollevazione popolare aveva accompagnato la scelta, mai comunicata alla popolazione residente, di abbattere piante che sembravano assolutamente sane.
Sulle pagine social della zona si è poi parlato di una “malattia” ma l’imprecisione delle informazioni e la citazione di due diverse cause/malattie non ha fatto che amplificare i dubbi e la confusione.
In principio si è infatti parlato di “carie del legno” causata da un fungo che corrode il legno lasciandolo cavo ma solo uno dei cinque alberi presentava cavità palesi.
Poco dopo si è parlato di “cancro rosso” che spiegherebbe anche la necessità di taglio degli alberi vicini, che potrebbero essersi infettati, ma le immagini pubblicate sui social non mostrerebbero alcun segno della malattia che colora in modo evidente il legno con un colore rossastro.

alberi abbattuti corso Galliera

I residenti della zona hanno chiesto la documentazione degli esami tecnici fatti e se sono stati fatti i test specifici che mostrano, ancor prima del taglio, se la pianta è malata o meno.
Ad oggi non c’è risposta in merito.
Inoltre ci si domanda come mai, se di cancro rosso di tratta, ci siano ancora i resti degli alberi in loco visto che il fungo che lo causa si propaga per contatto e per diffusione delle spore e ovviamente il legname infetto andrebbe rimosso immediatamente e distrutto per sanificare l’area.

La circostanza del nuovo gruppo di alberi “cintato” con nastro adesivo in corso Sardegna ha sollevato nuovamente i dubbi e l’allarme e si teme che possano essere fatti altri abbattimenti senza alcuna comunicazione preventiva.

“Ci hanno segnalato gli operai che salivano sui rami e siamo accorsi – spiegano al comitato – ma quando siamo riusciti ad andare abbiamo trovato solo alcuni alberi “capitozzati” e privati di tutti i rami più grandi. Sono rimasti tristi tronchi con qualche rametto spesso meno di un centimetro. Ci domandiamo se potranno sopravvivere”.

Domanda lecita visto che poche decine di metri più avanti, verso corso De Stefanis, un albero capitozzato diverso tempo fa giace completamente secco.