Genova – Un presidio davanti ai cancelli di villa Pallavicini, a Pegli, per organizzare iniziative di protesta in difesa di NaveBus, il servizio di collegamento via battello tra la delegazione del ponente genovese e il Porto Antico.
I pendolari che usano il servizio e le associazioni dei consumatori organizzano una prima manifestazione in difesa di NaveBus dopo gli annunci della Regione Liguria di ridimensionare o addirittura sospendere il collegamento.
I cittadini, sul sentiero di guerra, sono intenzionati a difendere con le unghie e con i denti un mezzo di trasporto che ha rivoluzionato gli spostamento da e per Genova centro.
“Il traghetto è una delle migliori idee avute negli ultimi anni – spiegano gli organizzatori – e non abbiamo nessuna intenzione di lasciare che il servizio venga messo in cantina senza lottare. I tagli li facciano altrove e non sulla pelle dei cittadini”.
Quello di NaveBus è un caso spinoso per la nuova Giunta che guida la Regione e prova ne è il fatto che l’assessore ai Trasporti, Giovanni Berrino, è stato oggetto di pesanti critiche anche da esponenti della maggioranza che guida l’ente regionale.
Lo stesso Berrino, in una nota diffusa alla Stampa, ha precisato che le decisioni sul futuro di NaveBus sono “condivise” e non sono dunque frutto di scelte personali.
Il braccio di ferro vede curiosamente alleati la sinistra del Pd ed esponenti della Lega Nord.
“Il nostro non è un discorso politico – precisano i pendolari che protestano – ma una semplice costatazione. NaveBus consente di raggiungere il Porto Antico in molto meno tempo rispetto al bus tradizionale. Chi lo usa ne è entusiasta e giustamente un servizio utile viene subito sospeso”.
Il popolo di Navebus si è dato appuntamento domani, dalle 10 alle 12, davanti ai cancelli di Villa Pallavicini, a Pegli.
I partecipanti verranno aggiornati sugli sviluppi e potranno dire la loro sulle iniziative di protesta che un nascente comitato sta organizzando per protestare in modo energico contro la soppressione del servizio.