Genova – Una marcia per le vie della città, sfidando il freddo di questi giorni, per dire No alla guerra. E’ il tradizionale appuntamento con la Marcia della Pace organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio.
Anche quest’anno parteciperà anche l’arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco.
La Siria e l’Iraq. Il Pakistan e la Nigeria. Ma anche le grandi città – da New York a città del Messico, alle periferie europee – colpite da una violenza diffusa. Saranno tanti i luoghi che verranno ricordati domani, primo gennaio 2015, nella celebrazione con il cardinale Bagnasco e nella marcia in occasione della Giornata mondiale della Pace che riunirà cristiani e credenti di tutte le religioni, uomini e donne di buona volontà.
Papa Francesco farà risuonare, nel messaggio che verrà proclamato il primo giorno del 2015 da piazza San Pietro, il messaggio che ha per tema “Non più schiavi, ma fratelli”.
Il Papa ricorderà le tante forme di schiavitù: dal lavoro minorile alla prostituzione, dai matrimoni forzati al traffico d’organi fino ai bambini soldato e sottolineerà il grande e silenzioso lavoro di tante congregazioni religiose in favore delle vittime.
“Alla radice della schiavitù – spiegherà Papa Francesco – si trova una concezione della persona umana che ammette la possibilità di trattarla come un oggetto”.
Dal Vaticano, partirà quindi un appello “a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, e a tutti coloro che, da vicino o da lontano sono testimoni della piaga della schiavitù contemporanea, di non rendersi complici di questo male, di non voltare lo sguardo di fronte alle sofferenze dei loro fratelli e sorelle in umanità, privati della libertà e della dignità”.
La Marcia della Pace a Genova inizierà alle 16,30 da piazza della Nunziata, preceduta alle 15,15, all’interno della basilica da testimonianze della Comunità di Sant’Egidio e una riflessione del cardinale Angelo Bagnasco.
Il corteo attraverserà le vie del centro sino ad arrivare a piazza San Lorenzo.