Genova – L’Autorità Portuale condannata a risarcire quasi un milione di euro i familiari di un camallo morto di mesotelioma polmonare causato dall’amianto. Una sentenza pilota che farà discutere parecchio quella del Tribunale di Genova che ha riconosciuto la responsabilità civile dei vertici del Porto di Genova nella morte di Elio Luigi Pagano, ex membro della Compagnia Unica, ucciso da un tumore ai polmoni nel 2008.
Secondo i giudici Pagano si sarebbe ammalato dopo aver respirato le fibre di amianto presenti in grande quantità sulle navi sulle quali ha lavorato dal 1956 al 1983.
Un pericolo mai segnalato ai camalli e che quindi si sono ammalati in gran numero.
Il mesotelioma è un tipo di cancro dei polmoni che, notoriamente, si presenta anche decine di anni dopo l’esposizione e quindi il “legame temporale” tra l’attività della vittima e la sua “origine lavorativa” non è diretto.
A pagare il risarcimento dovrà essere l’Autorità Portuale di Genova che ha ereditato i problemi legali del CAP, il consorzio autonomo del Porto.
Il timore dei vertici dell’ente genovese è ora concentrato sulla possibilità che casi analoghi siano trattati nello stesso modo e che vengano quindi avviate altre cause di risarcimento milionarie.