Parigi – Il settimanale satirico Charlie Hebdo torna in edicola dopo un silenzio di circa 50 giorni e ammette di aver avuto problemi a trovare nuovi vignettisti.
Non è bastato il “tesoretto” da 3o milioni di euro a risolvere i guai del settimanale oggetto dell’attentato terroristico del gennaio scorso. Gli amministratori ammettono di aver faticato non poco a trovare nuovi vignettisti e che esistono tensioni, all’interno del gruppo, sulla gestione e l’uso dei fondi elargiti a piene mani da enti e cittadini.
Il settimanale uscirà in edicola mercoledì, a Parigi, e molte copie sono già state prenotate e finiranno all’estero ed inoltre la redazione di Charlie Hebdo avrà presto nuovi uffici in pieno centro di Parigi, donati dal Comune della capitale francese ma a patto che vengano trasformati in un bunker anti attentato.
La rivista è passata dalle poche decine di migliaia di copie vendute all’incredibile record delle 8 milioni di copie vendute in tutto il mondo con il primo numero dopo la strage ed ha oggi 220mila abbonati (ne aveva 10 mila).
Un segno della solidarietà del mondo intero per la tragedia ma anche un’improvviso flusso di capitali che vanno investiti nel modo più corretto.
Per prima cosa lo staff di Charlie Hebdo ha cercato nuovi vignettisti (la ricerca è ancora in corso) ma molti dei candidati si sono rifiutati di accettare il contratto o hanno chiesto di poter firmare le vignette con un falso nome.
Circostanze che non sono state gradite da parte di molti dei volti noti della rivista e che ora stanno scatenando un confronto piuttosto teso all’interno della redazione.