New York (USA) – Il video che mostrerebbe la decapitazione dei 21 egiziani di fede cristiana copta non sarebbe “autentico”. Lo ha stabilito un gruppo di esperti interpellati da Fox News, il canale satellitare all news.
Secondo il gruppo di esperti le immagini del gruppo di prigionieri e aguzzini sarebbe stata girata in studio e poi “incollata” su altre immagini girate su una spiaggia della Libia.
In particolare, a colpire gli esperti sarebbe la differenza tra le dimensioni di alcuni dei terroristi vestiti di nero, a
partire dallo speaker “Jihad Joseph”, che appaiono dei veri e propri “giganti'”accanto alle loro vittime, sia nelle riprese da vicino che in quelle da lontano.
Si tratterebbe di un “classico”, secondo gli occhi esperti, di quando una persona viene ripresa in studio e
dietro viene poi aggiunto uno sfondo con immagini esterne.
Sempre secondo gli esperti il rumore del mare sarebbe in realtà una ben nota “audio-traccia” reperibile facilmente su Internet e che i terroristi avrebbero utilizzato per coprire rumori di fondo che potevano smascherare il fotomontaggio.
Inoltre, sempre per gli esperti interpellati, il ruscello di sangue che si vede alla fine del video sulla riva è palesemente
non reale.
“Un effetto simile al giorno d’oggi si può ottenere anche con le riprese fatte con uno smartphone, attraverso le app
sui filtri fotografici”, assicurano un paio di esperti di riprese cinematografiche.