Caltanissetta – Avevano organizzato un fiorente commercio di reperti archeologici rubati e scavati illecitamente e non disdegnavano di fabbricarne di falsi se gli acquirenti non erano degli esperti.
Sedici persone sono state indagate nell’ambito dell’operazione “Demetra” organizzata dai carabinieri del nucleo di tutela patrimonio artistico sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta.
Oltre mille i reperti archeologici recuperati e scoperti due artigiani di Catania che fabbricavano false monete greche e romane.
Il traffico era gestito da una organizzazione criminale dedita al commercio di reperti storici recuperati in scavi abusivi e da tombaroli specializzati.
La merce veniva rivenduta a collezionisti senza scrupoli che acquistavano ben sapendo la provenienza illecita della mercanzia.
Alcuni di loro sono stati truffati da abili falsari che costruivano falsi molto ben realizzati e che raggiravano i meno esperti.
Nel corso delle perquisizioni che hanno interessato le province di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Genova, Savona, Rovigo, Torino e Novara, sono stati recuperati oltre mille reperti archeologici di vario genere, in particolare anfore, vasi, statuette e monete. Si tratta di materiale di pregio, risalente all’epoca greca e romana, provento di scavi clandestini effettuati nel centro della Sicilia. Sequestrati inoltre 190 reperti paleontologici e diversi documenti.