Sydney (Australia) – Sarebbero già una quarantina le giovani donne australiane che sono riuscite ad unirsi ai terroristi dell’Isis e combattere al fianco del califfo nero del terrore.
A riferirlo il ministero degli Esteri australiano secondo cui il numero delle donne combattenti nell’Isis è aumentato considerevolmente ed ha raggiunto un quinto del totale.
Oltre 40 giovani e giovanissime sono fuggite dall’Australia per unirsi alla guerra dei terroristi anche se, nella maggior parte dei casi, finiscono con diventare schiave sessuali o addirittura kamikaze.
Le giovani avrebbero raggiunto la Siria e l’Iraq con l’intento di unirsi ai combattenti. Talvolta per seguire i mariti già partiti e altre per “sposare” un jihadista.
In realtà le informazioni in possesso del governo australiano e di molte organizzazioni che “studiano” i terroristi, dicono che gli uomini dell’Isis non gradiscono affatto che le donne combattano al loro fianco e temono di essere uccisi per mano di donne, circostanza che, secondo le credenze estremiste, non aprirebbe le porte del paradiso musulmano.
In realtà la maggior parte delle donne finisce con il diventare una prostituta o schiava sessuale dei terroristi e rischia di essere costretta a indossare esplosivi azionati a distanza.