Genova – E’ una ragazzina di 16 anni di buona famiglia la vittima genovese di una banda di pedofili che adescava giovanissime sui social network e le spingeva a farsi fotografare in pose sexy per “fare carriera”. Cinque le persone arrestate e 13 gli indagati a Genova e Savona in Liguria ma la banda aveva ramificazioni anche ad Alessandria, Brescia, Milano e Roma.
Si tratta di fotografi che lucravano su un traffico di materiale pedo-pornografico che veniva rivenduto in Rete.
A Genova l’episodio che ha fatto partire l’indagine. La ragazzina, che sognava di fare la modella, aveva aperto una pagina su Internet per promuoversi ed era stata notata da uno degli aguzzini che l’ha contattata e le ha proposto alcune foto con la promessa di una rapida carriera nel settore della Moda.
La ragazzina ha inizialmente accettato di farsi ritrarre in pose sexy ma senza eccessi ma poi, probabilmente succube della sudditanza psicologica di un ex regista Tv di circa 60 anni, ora fotografo, si è ritrovata nel vortice di scatti sempre più osè sino ad arrivare alla Met Art (foto in lingerie ma in pose hard) e poi a veri e propri filmini a luci rosse.
La banda era persino riuscita a tranquillizzare i genitori chiedendo il permesso di scattare le prime foto assolutamente caste e “normali” per raggirarli e convincerli a fargli frequentare la ragazzina.
Sono stati proprio i genitori ad insospettirsi e far scattare le indagini quando hanno visto mutare il comportamento della figlia che, via via, si è fatta più chiusa ed introversa.
Per comprare il silenzio della vittima i pedofili le avevano anche offerto somme di denaro per convincerla che si trattasse di un lavoro vero.
Ora la ragazzina viene seguita da esperti che la aiuteranno a superare questa brutta esperienza mentre proseguono le indagini per risalire ad altre persone coinvolte e per salvare altre vittime della squallida banda.