Genova – Viveva da diversi mesi nel locale dove aveva aperto un’enoteca l’uomo di 60 anni sfrattato dalla polizia giudiziaria in via Buranello, nel quartiere genovese di Sampierdarena.
L’uomo ha dovuto lasciare anche le quattro pareti che gli facevano da casa da quando, a causa di un ictus, ha perso tutto: attività lavorativa e abitazione.
Prima ha perso la casa che non poteva più pagare e poi il negozio dove si era rifugiato, aiutato dalle mani compassionevoli di un immigrato e di una signora che vive nel quartiere.
Il “colpo finale” è arrivato con lo sfratto dal negozio, ormai chiuso e senza luce nè acqua per le bollette rimaste da saldare.
L’uomo è stato trasferito in ospedale ma dovrà trovare una sistemazione e spera nell’assegnazione urgente di un appartamento delle case popolari del Comune di Genova.
Ma chi lo accudiva, a sua volta senza casa, teme che i tempi saranno lunghi e una volta spenti i riflettori dei Media, l’uomo verrà nuovamente abbandonato a sè stesso come successo sino ad ora.
In molti, nel quartiere, si domandano come sia possibile che una persona finisca in miseria e senza aiuto solo perchè è stato colpito da un malanno.