Sanremo – Spostavano le prostitute nelle località turistiche per compensare i minori guadagni registrati nelle città che si svuotano per le ferie estive.
Un’organizzazione che sfruttava la prostituzione è stata identificata e smantellata dai carabinieri di Pavia al termine di lunghe ed accurate indagini che hanno permesso di identificare un vasto racket internazionale che gestiva lucciole nelle località balneari di Sanremo, Rimini, Riccione e Jesolo.
Quaranta le persone indagate, si tratta di 23 cittadini rumeni, 8 albanesi, 4 egiziani e 5 italiani. Secondo le ipotesi di accusa le persone gestivano il traffico di giovani prostitute costrette a vendere il proprio corpo per ripagare debiti contratti con l’organizzazione o con la speranza di poter raccimolare abbastanza da aprire un’attività al loro rientro in patria.
I reati contestati vanno dall’associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione al favoreggiamento attraverso l’uso di inserzioni pubblicitarie.
La banda operava nelle principali città del Nord Italia ma durante le indagini gli inquirenti hanno avuto modo di verificare che, durante il periodo estivo, le ragazze venivano mandate nelle località turistiche della Riviera Ligure e romagnola per soddisfare le accresciute esigenze dei turisti ma anche per “recuperare” le perdite al volume d’affari conseguente allo svuotamento delle città per le ferie estive.