Così una parte della comunità tunisina che vive a Genova ha deciso di manifestare la propria condanna all’assalto terroristico di mercoledì scorso 18 marzo 2015 al museo del Bardo di Tunisi, che ha fatto 23 morti in totale, di cui 4 italiani.
In un cartellone campeggiava la scritta “Tunisi, un minuto di silenzio” per solidarizzare con i familiari delle vittime e i feriti, mentre un altro conteneva un invito a fare le vacanze in Tunisia: un appello per non far morire il turismo che rappresenta un volano di crescita per il Paese e che dopo quest’ultimo attentato rischia di morire, visto che già Costa e Msc hanno sospeso tutti gli scali delle loro navi da crociera nel paese nordafricano.