Genova – Era sfuggito agli arresti domiciliari in una comunità e girava tranquillamente in via Cecchi, alla Foce ma è stato riconosciuto da un agente di polizia che seguiva il suo caso.
E’ stato nuovamente arrestato, questa volta per evasione, il 46enne che in questi ultimi giorni ha collezionato una serie di reati da far impallidire un malvivente “di professione”.
Venerdì l’uomo aveva rubato una vettura delle pompe funebri e si aggirava per via Merano apparentemente senza una meta precisa. Alla vista di una volante ha effettuato una manovra proibita, con un’inversione di marcia e si è fatto scoprire.
Sabato aveva rubato una vettura davanti ad un hotel di lusso di Genova ed era stato pizzicato poco dopo poichè l’auto era dotata di un impianto satellitare in grado di fornire informazioni costanti sulla sua posizione.
Il magistrato ne aveva prescritto gli arresti domiciliari in una comunità in attesa del processo per direttissima che doveva celebrarsi lunedì mattina ma l’uomo era fuggito facendo perdere le proprie tracce.
Sfortunatamente per lui, però, un agente libero dal servizio e che si era occupato proprio del suo caso lo ha riconosciuto per strada ed ha chiamato una volante che lo ha fermato ed arrestato.
Questa volta l’uomo è stato condotto in carcere, a Marassi, da dove difficilmente riuscirà ad allontanarsi in vista del nuovo processo per direttissima fissato dal Tribunale di Genova.
