Genova – Era stata trovata dall’anziano che accudiva con il cranio fracassato, riversa a terra in un lago di sangue, dopo essere stata probabilmente presa a martellate. Ed era stato lo stesso anziano, Giuseppe Bacigalupo, di 81 anni, residente a Cravaria, nel Comune di Neirone in provincia di Genova, a dare l’allarme. La donna, Maria Satera di 56 anni, vedova di origine siciliana, era la sua badante, ed era stata trasportata in fin di vita all’ospedale San Martino del capoluogo ligure.
Ed oggi proprio Giuseppe Bacigalupo è stato arrestato per il tentato omicidio della sua bandante già indagato per l’aggressione a Maria Satera. L’uomo è stato posto ai domiciliari a casa di parenti perchè la sua abitazione a Neirone, dove si è consumata l’aggressione, è ancora sotto sequestro. Bacigalupo è stato arrestato su ordine di custodia cautelare per gli ‘elementi inequivocabili a suo carico’ reperiti dai carabinieri.
“Io e Maria dovevamo sposarci nel giro di qualche mese. Non sono stato certo io a farle del male. Anzi, ho chiamato io stesso i soccorsi dopo averla trovata riversa a terra” aveva dichiarato l’81enne davanti al pm che lo aveva interrogato ieri. “Stavo accendendo il fuoco – aveva raccontato – mentre lei era nell’altra stanza. L’ho chiamata per chiederle una mano ma non mi ha risposto. Sono andato a vedere e l’ho trovata in una pozza di sangue con un piede di porco vicino a lei. Secondo me si è colpita da sola”. Poi aveva dichiarato: “Avevamo deciso di vivere insieme dopo che Maria era rimasta vedova. Quando l’ho vista a terra ho subito chiamato i soccorsi e l’ho fatto più volte”.