Parigi (Francia) – Aveva 28 anni ed era stato assunto come copilota appena un anno e mezzo fa il probabile responsabile dell’incidente aereo che ha portato alla morte 150 persone sulle Alpi francesi.
Emergono sempre maggiori particolari sulla tragedia dell’aereo Germanwings precipitato in Francia. Secondo gli inquirenti il copilota avrebbe atteso che il pilota si recasse al bagno e, violando le norme di sicurezza che impongono la presenza di almeno due persone in cabina di pilotaggio, ha chiuso dall’interno il locale e ne ha bloccato l’apertura.
Subito dopo ha disinserito il pilota automatico iniziando una lenta ma decisa discesa, come se dovesse atterrare.
L’uomo era cosciente e vigile al momento dell’impatto con la montagna e fuori il pilota ed alcuni passeggeri cercavano di sfondare la porta per entrare. Un tentativo reso vano dalla blindatura della porta, decisa dopo l’attentato dell’11 settembre a New York.
Un apposito tastierino permetterebbe l’inserimento di un codice di apertura anche dall’esterno ma il copilota lo ha espressamente disinserito manualmente.
Il comandante dell’aereo era andato in bagno e quando è tornato ha bussato alla porta senza ottenere risposta. Ha riprovato e riprovato con sempre maggiore nervosismo ed ha parlato con il copilota pregandolo di aprire la porta.
Poi, comprese le intenzioni dell’uomo seduto ai comandi del velivolo, ha iniziato disperatamente a colpire la porta blindata aiutatao molto probabilmente dai passeggeri che avevano sentito le urla disperate.
Non è chiaro il perchè il copilota, padre di due bambini, abbia deciso di suicidarsi portando con se i 144 passeggeri e i 6 membri dell’equipaggio ma la sua vita è ora al vaglio degli inquirenti.
Sembra difficile l’ipotesi di un atto preorganizzato in quanto il volo di 1 ora e mezza non necessariamente prevede una visita al bagno del pilota e comunque un membro dell’equipaggio avrebbe dovuto entrare nella cabina secondo le misure di sicurezza.