Genova – Striscioni di protesta davanti alle scuole genovesi per denunciare la tassa occulta che i genitori degli alunni devono pagare per il mantenimento degli istituti scolastici, il cosiddetto “contributo volontario”.
I giovani di “Blocco studentesco” hanno esposto striscioni davanti ai licei ed alle scuole genovesi chiedendo al Governo di porre fine alla “tassa occulta” che viene imposta dalle scuole per il proprio mantenimento poiché lo Stato non fornisce adeguati fondi neppure per acquistare gessetti e carta igienica.
“Proprio in questi giorni – spiegano gli studenti – le famiglie si ritrovano a dover pagare un ingente ed illegale contributo, definito “volontario”, ma che di fatto volontario non è, per l’iscrizione dei figli al prossimo anno scolastico”.
Una tassa che, di fatto, viene messa dalle scuole per garantire il proprio funzionamento e non per “dare qualcosa in più agli studenti”.
“Anche chi è in difficoltà economica – spiegano i giovani di Blocco Studentesco – si ritrova a dover affrontare questo contributo, complici le scuole, che spesso tacciono la natura non volontaria del pagamento; pagamento i cui proventi, peraltro, non vengono utilizzati per l’arricchimento dell’offerta formativa, così come previsto dalla legge, ma servono per affrontare spese scolastiche che sarebbe dovere dello Stato sostenere”.
Secondo gli studenti che protestano: “il contributo volontario rappresenta perciò, nell’attuale situazione economica tutt’altro che felice, l’ennesima tassa posta a gravare sulle tasche delle famiglie degli studenti italiani”.