Reggio Calabria – Sarebbero circa 400 le vittime dell’ultima tragedia dell’immigrazione avvenuta nello spicchio di mare che separa le coste libiche da quelle italiane. Qui infatti, a 24 ore dalla partenza dalla Libia, un’imbarcazione carica di migranti diretto in Italia, sarebbe naufragato, senza lasciare scampo a gran parte del suo carico umano che comprendeva anche molti giovani, probabilmente minori.
E’ quanto emerge dalle testimonianze raccolte da Save the Children tra i 150 superstiti, sbarcati oggi a Reggio Calabria dalla nave Orione insieme ad altre centinaia di migranti recuperati da altre imbarcazioni.
La nave Orione della Marina Militare Italiana è arrivata questa mattina nel porto di Reggio Calabria con a bordo 677 migranti e il cadavere di una donna morta per annegamento. Sulla nave c’era anche un neonato partorito proprio su un barcone partito dalla Libia e soccorso nel Canale di Sicilia. Soltanto nella serata di domenica scorsa erano arrivati nello stesso porto altri 580 migranti.