Katmandu (Nepal) – Aumenta di ora in ora il bilancio delle vittime e dei feriti in Nepal dopo la scossa di terremoto di magnitudo 7.9 che ha distrutto case e monumenti e ha causato enormi frane e slavine sulle pendici dei monti.
Le autorità locali hanno nuovamente rivisto al rialzo il numero delle vittime con un numero ancora non definitivo di oltre 3200 morti e 6.500 feriti.
Difficile raggiungere i villaggi interni e intere zone del Nepal sono senza luce elettrica e senza comunicazioni e si può dunque temere che le vittime siano molte di più e che un quadro completo della situazione arriverà solo tra diversi giorni.
La comunità internazionale si sta mobilitando in aiuto della popolazione nepalese ed esiste anche una emergenza turisti visto che l’aeroporto di Katmandu funziona a singhiozzo e gli aerei in partenza devono aspettare anche diverse ore prima di avere il necessario via libera.
Migliaia di turisti sono letteralmente bloccati in aeroporto e attendono l’arrivo dei soccorsi e degli aerei che li riportino a casa.
In arrivo anche aerei da trasporto con soccorsi per la popolazione, viveri di prima necessità e strutture per realizzare campi attrezzati e persino ospedali da campo visto che la maggior parte delle strutture locali è ormai al collasso o ha subito danni per il terremoto.
La Farnesina ha contattato 300 italiani presenti in Nepal e, al momento, risulterebbero dispersi solo 4 escursionisti nella zona di Langtang.