Genova – Svolta nelle indagini sul pestaggio, avvenuto su un autobus, di un 44enne scambiato per gay. I carabinieri avrebbero identificato cinque componenti del gruppo che il 14 luglio scorso aveva colpito con calci e pugni due passeggeri scambiandoli per gay.
Le indagini si sono avvalse di due diverse riprese video del gruppo ma, in particolare, una è stata decisiva e non solo per il riconoscimento delle persone.
Le immagini hanno infatti consentito ai carabinieri di stabilire con ragionevole precisione la direzione presa dal gruppo nel suo spostamento, molto probabilmente sono saliti su un altro autobus.
A questo punto i militari hanno concentrato la loro attenzione sui tabulati telefonici dei cellulari che registrano, momento per momento, quali numeri di telefono sono presenti in una determinata zona.
Escludendo pian piano i numeri, associati a visi di persone identificate, sono risaliti ad almeno cinque componenti del gruppo che si sono spostati insieme e a lungo, probabilmente per tornare a casa o nel quartiere dove abitano.
I cinque sono indagati per tentato omicidio e le prove raccolte a loro carico sono numerose e coincidenti.
Lo scorso 14 luglio sono saluti sull’autobus a Caricamento e hanno picchiato a sangue due giovani che erano stati scambiati per gay.
A scatenare il pestaggio una presunta avance di una delle vittime ad uno dei ragazzi del gruppo. La fidanzata del presunto oggetto del desiderio ha urlato insulti all’uomo e il resto del gruppo si è avventato contro i due picchiandoli con violenza assurda e del tutto immotivata.
Indagato anche il conducente dell’autobus che non è intervenuto e non ha allertato le forze dell’ordine per avvisare di quanto stava avvenendo. Una reazione inqualificabile e che certamente non si può tollerare nell’esercizio di una funzione pubblica come quella di autista di un mezzo pubblico.
Ora le indagini proseguiranno per cercare di identificare tutti i componenti del gruppo e nelle prossime ore i cinque individuati potrebbero essere ascoltati dagli inquirenti.