Genova – Una settimana di chiusura per lavori e Voltri resta senza il principale ufficio postale, uno dei pochi a restare aperto sino alle 19.
Voltresi su sentiero di guerra contro Poste Italiane per il nuovo fermo dell’ufficio di piazza Gaggero, proprio sotto il Municipio, dopo la riduzione del servizio in alcuni uffici “periferici”. L’unica sede aperta sino alle 19 e dunque capace di offrire un servizio più esteso anche per chi lavora in Centro e non torna a casa prima di sera.
“Ogni tanto decidono di chiudere – spiegano i cittadini – anche se, a guardare dentro dalle vetrine, non si vede alcun cambiamento. Restiamo bloccati per una settimana o più e gli uffici postali “più vicini” non lo sono affatto. Se poi aggiungiamo che gli uffici di Acquasanta e Fabbriche aprono a giorni alterni e solo al mattino è facile capire che sia un disagio notevole per una popolazione di 12mila persone, perlopiù anziane”.
I problemi maggiori sono per chi deve ritirare una raccomandata o spedire corrispondenza e pacchi.
“Quello che non capiamo – spiegano i cittadini – è la ciclicità dell’evento. Ogni tanto l’ufficio chiude per lavori e per una decina di giorni noi restiamo senza servizio. La preoccupazione è che si stia preparando una chiusura totale che creerebbe moltissimi disagi”.
Se la chiusura totale dell’ufficio di piazza Gaggero appare improbabile, a Voltri potrebbero invece chiudere a breve gli uffici di Fabbriche e di Acquasanta.
La popolazione si riduce e i costi per mantenere gli uffici sono alti e per questo le comunità si stanno organizzando per chiedere lumi a Poste Italiane.
“Ci piacerebbe sapere cosa stanno pianificando per Voltri – dicono gli anziani – perchè non è pensabile che gli anziani siano costretti a lunghi spostamenti per ritirare la pensione o ritirare una raccomandata. Bisognerebbe capire se si tratta di un servizio pubblico o meno”.