Pescara – Costringevano giovani ragazze a prostituirsi sulle strade di Pescara e Chieti e non esitavano a farle abortire se restavano incinte. La polizia ha individuato e sgominato una banda di sfruttatori che aveva organizzato un fiorente mercato di sesso a pagamento facendo arrivare giovani rumene con il miraggio di un lavoro in Italia per poi costringerle a vendere il proprio corpo.
Gli arrestati, cittadini romeni, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento ed al favoreggiamento della prostituzione.
Nel corso dell’inchiesta, tra le altre cose, è emerso che sarebbero stati indotti almeno 2 aborti clandestini e che alcune prostitute avevano il compito di “istruire” le ragazze meno esperte, sottoponendole anche a gravi vessazioni. La banda era in grado di accumulare grosse cifre che venivano poi inviate in Romania ma che assicuravano agli sfruttatori una vita tra lussi e vizi di ogni genere.