Roma – Tremano i titolari di conti correnti esteri “irregolari” dopo le dichiarazioni rese da Hervè Falciani, il bancario svizzero che ha sottratto i nomi di decine di migliaia di correntisti della filiale svizzera della HSBC che potrebbero avere guai con il Fisco a causa di sospette operazioni di evasione fiscale.
“Non è finita qui -ha dichiarato Falciani in una intervista al Sole 24 Ore – Abbiamo le prove di nuovi scandali. Altre banche saranno coinvolte”.
Secondo il bancario sarebbe quasi pronta una piattaforma internazionale per sostenere chi è in grado di dimostrare, prove alla mano, che il numero delle banche coinvolte negli “strani affari” con conti correnti all’estero, è decisamente più alto di quanto sino ad ora emerso grazie allo scandalo di Swissleaks e che il numero di persone che dispone di conti correnti riservati nei paradisi fiscali è enorme e può essere smascherato per consentire ai rispettivi Paesi di avviare una dura lotta all’evasione fiscale.
“Stiamo lavorando con i sindacati francesi, con alcuni paesi africani e con le autorità del Belgio – ha dichiarato Hervé Falciani – Stiamo creando una rete internazionale che comprende anche la Spagna”.
In Italia sarebbero già 7mila i nominativi emersi dallo scandalo Swissleaks ed anche se i nomi circolati sino ad ora precisano di non aver nulla da temere dal Fisco, sono in molti, tra imprenditori e facoltosi, ad aver paura che anche il Fisco italiano possa disporre dei nominativi dei titolari di conti milionari in Svizzera ed in altri paradisi fiscali.