Palermo – Costringevano un imprenditore del settore dei trasporti a pagare un pizzo e ne influenzavano l’attività. Due persone sono state arrestate nel capoluogo siciliano dai carabinieri del Nucleo Investigativo e dal Gico della Guardia di finanza con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Secondo gli inquirenti, dal 2011 al 2013 hanno costretto la ditta a pagare 500 euro in occasione di Natale e Pasqua e di aver poi tentato nel settembre 2013 di costringere la stessa azienda ad affidare tutti i trasporti a un’impresa gestita da “amici”.
Dalle indagini, in prosecuzione dell’operazione “New Gate” del 17 ottobre 2013, è emerso che la ditta pagava già il “pizzo” dal 2007 al 2010 a esponenti di Cosa Nostra poi arrestati nell’operazione “Eleio” del giugno 2010.
A distanza di un anno, l’estorsione era ripresa a opera delle due persone fermate e che erano già state arrestate il 17 ottobre 2013, con altre 20 persone ritenute componenti di un gruppo responsabile di furti, rapine, ricettazione e commercio di prodotti con contrassegni falsi.