Torino – Fingeva di essere costretto su una sedia a rotelle per un grave incidente avvenuto in ospedale e percepiva un vitalizio di oltre 5mila euro al mese dopo aver ottenuto un maxi risarcimento da 1,2 milioni di euro.
Un medico anestesista iraniano di 56 anni è stato arrestato dai Nas di Torino in seguito ad accurate indagini che hanno dimostrato che l’uomo sarebbe perfettamente in grado di muoversi e di compiere persino dei lavori “di fatica”.
Il medico era stato vittima di un incidente nell’ospedale dove lavorava e aveva sostenuto di aver subito un grave danno fisico in seguito alla caduta dalle scale.
Una serie di esami medici aveva stabilito una invalidità permanente al lavoro che ha fatto scattare l’indennizzo e il vitalizio pagato da Inps e Inail. Secondo le perizie, infatti, il medico aveva perso sensibilità alle gambe e al braccio destro e aveva perso la vista dall’occhio destro e sarebbe stato costretto a muoversi con una sedia a rotelle.
L’uomo, però, sarebbe stato filmato dai carabinieri mentre conduce una vita perfettamente normale uscendo con gli amici per andare al ristorante, trasportando pesi anche rilevanti sulle proprie gambe e lavorando alla ristrutturazione della propria villa.
Le immagini raccolte dai carabinieri ritrarrebbero il medico anche mentre spinge il carrello della spesa nel supermercato e mentre carica sacchi di cemento nella propria auto che guida senza alcun problema.
I “sintomi” della malattia comparivano solo in occasione delle visite di controllo. In questo caso l’uomo si presentava sulla sedia a rotelle, accompagnato da un amico.
Ad insospettire i carabinieri del Nas il fatto che gli esami clinici non avrebbero giustificato i sintomi dichiarati
dal presunto truffatore, non vi erano lesioni visibili alla colonna vertebrale e il tono muscolare non era in alcun modo decaduto.
Ora il medico è stato arrestato e sarà sottoposto ad accurate visite di verifica delle sue reali condizioni di salute. Intanto Inps e Inail potrebbero chiedere la restituzione delle somme ingiustamente percepite.