Bergamo – Nuova richiesta per far uscire dal carcere Massimo Bossetti, unico indagato per la morte di Yara Gambirasio, la ragazzina scomparsa da casa e ritrovata 3 mesi dopo in un campo di Chignolo.
A presentare la nuova istanza di scarcerazione sono gli avvocati di Bossetti che continuano a sostenere che le prove contro il loro assistito siano solo indizi che non provano nulla.
E proprio lo staff della difesa di Bossetti sta preparando una contro deduzione che cercerà di smantellare anche la nuova prova portata dall’accusa a sostegno dell’ipotesi investigativa secondo cui Massimo Bossetti è l’assassino di Yara Gambirasio.
In particolare si cercano conferme o smentite alla notizia secondo cui, sui leggins di Yara fossero presenti delle fibre del tessuto che ricopre i sedili del camion di Bossetti.
I periti dovranno smentire quanto risulta agli investigatori e cioè che quel genere di fibre è presente su circa 2mila furgoni Iveco daily ma che solo quello di proprietà di Bossetti era presente nella zona dell’omicidio la notte dei tragici fatti.
Un’ipotesi investigativa che lascia poco spazio ai dubbi ma che non li cancella del tutto.