Milano – Hanno potuto salvare la vita al proprio bambino di appena 3 anni grazie alla conservazione del sangue cordonale.
La notizia è riportata dal Transfusion and Apheresis Science, rivista scientifica internazionale che racconta del caso di un bambino di tre anni cui è stata diagnosticata una grave forma di ittero collegata ad una forma grave di epatite.
I familiari, al momento della nascita, avevano deciso per la conservazione autologa in una banca estera specializzata, e così hanno potuto fare richiesta della sacca contenente il sangue cordonale del piccolo e salvargli la vita.
Al piccolo era stata un’anemia aplastica associata a epatite (HAAA). I medici hanno deciso di sottoporlo a un trapianto di cellule staminali ematopoietiche, utilizzando il suo sangue del cordone ombelicale conservato alla nascita. Al trapianto e’ stata associata terapia immunosoppressiva.
Il giovanissimo paziente ha ottenuto un rapido attecchimento di cellule staminali ematopoietiche e non si è verificato alcun rigetto.
Sfortunatamente, in Italia, non è consentita la conservazione del sangue cordonale in strutture private e la donazione “pubblica” non riesce a raccogliere nemmeno il 50% delle richieste a causa di problemi di diversa natura.
Un problema che spinge molte coppie di neo genitori a spendere oltre 2mila euro per poter far conservare all’estero il sangue cordonale dei propri bambini.