Bologna – Vivevano in un campo nomadi ma potevano disporre di auto di lusso, moto, conti correnti e persino un bar nel centr. Maxi sequestro da 1 milione di euro per una banda di malviventi che aveva base operativa in un accampamento rom alla periferia bolognese.
La guardia di finanza ha sequestrato auto di grossa cilindrata, moto, case, terreni, conti correnti e persino un bar per un valore superiore ad un milione di euro.
18 le persone finite nei guai per diverse condanne per reati di carattere “predatorio”, quali furti, rapine, in esercizi commerciali ed in abitazioni, borseggi, truffe ed appropriazioni indebite commessi prevalentemente nel Bolognese.
Dalle investigazioni patrimoniali svolte dai finanzieri è emerso che le persone individuate, con dimora presso alcuni campi nomadi di Bologna e aree limitrofe, avevano, direttamente o attraverso propri familiari o conviventi, la disponibilità di beni mobili ed immobili.
Ad insospettire i finanzieri le disponibilità economiche dei componenti della banda, in grado di girare con auto di lusso pur risultando nullatenenti.
Nel corso delle indagini è stato anche scoperto che uno dei soggetti interessati aveva percepito indebitamente un trattamento pensionistico per ben 4 anni, nonostante il decesso dell’avente diritto, con conseguente danno per le casse dell’Inps stimato in circa 34mila euro, anch’essi sequestrati.
Colpita dalla misura di prevenzione anche la persona ritenuta autrice di una rapina compiuta lo scorso anno all’Ipercoop di Castenaso.
L’inchiesta è stata coordinata dal pm di Bologna, Massimiliano Rossi. Sono in atto anche accertamenti per verificare se le persone colpite dalle misure patrimoniali abbiano fruito di agevolazioni a carico dei Comuni (come l’erogazione gratuita di acqua, energia elettrica, gas.