Latina – Un vero e proprio terremoto quello avvenuto nella sezione Fallimenti del Tribunale di Latina dopo il blitz della polizia che ha portato all’arresto di 8 persone tra le quali un magistrato.
L’ipotesi di accusa è di corrizione, concussione e turbativa d’asta nell’ambito dell’opera di alcuni uffici del Tribunale del capoluogo pontino.
Le indagini della locale Squadra Mobile erano state avviate in seguito ad una denuncia in ambito di un concordato preventivo in cui si prospettavano fatti di bancarotta e che avrebbero portato alla scoperta di un consolidato sistema corruttivo su cui indaga la Procura di Perugia che ha giurisdizione sulle indagini che riguardano i magistrati del Lazio.
Secondo le ipotesi investigative sarebbe emersa anche l’esistenza di azioni illecite volte ad influenzare il corretto svolgimento delle aste disposte dal Tribunale di Latina per la vendita di beni oggetto di liquidazione nelle procedure concorsuali. In particolare il magistrato indagato avrebbe operato affinchè alcuni casi venissero affidati al suo ufficio per poterne poi trarre profitto.
Nel corso delle indagini sarebbero state accertate reiterate attività di accesso abusivo al sistema informatico del Registro Generale della Procura della Repubblica di Latina, al fine di consentire ad alcuni soggetti sottoposti ad indagine di poter eludere le attività investigative a loro carico, attraverso la conoscenza di dati coperti da segreto istruttorio.
Gli inquirenti hanno ordinato il sequestro di un ingente quantità di denaro e di gioielli che sarebbero il frutto dell’attività illecita delle persone coinvolte.
Sono in corso attività finalizzate al sequestro dei profitti di reato, rappresentati da denaro contante ed oggetti preziosi, stimabili allo stato approssimativamente in una cifra superiore al milione di euro.