Genova – Hanno adescato una ragazzina appena sedicenne prima ‘agganciandola’ tramite Facebook, poi prospettandole la possibilità di una futura carriera nel mondo della moda, e infine convincendola convinta a posare per foto hard. Per questo una dozzina di persone di Genova, Savona, Roma e Milano sono state indagate nell’ambito dell’inchiesta denominata ‘Met Art’.
E proprio oggi la giovanissima protagonista di questa squallida vicenda, durante l’incidente probatorio davanti al gip Ferdinando Baldini, ha confermato di avere posato nuda spinta dalla speranza di diventare una fotomodella. Oltre ad aver riferito che agli interlocutori anche di come si spacciasse per maggiorenne.