Roma – Sono oltre 15mila le imprese costrette a chiudere e a portare i libri contabili in Tribunale nel solo 2014. Quello appena trascorso è l’annus horribilis dei fallimenti societari, sintomo inequivocabile che la crisi economica continua a mordere nonostante le tante rassicurazioni che continuano ad arrivare da più parti.
Oltre 1000 i fallimenti in più registrati nel 2o14 rispetto al 2013 quando, a sua volta, era stato registrato un aumento del 12% rispetto al 2012.
Secondo i dati del Cerved, il gruppo italiano che si occupa di analisi della solidità delle imprese, dal 2008 ad oggi sono fallite ben 82mila imprese italiane e si è perso oltre un milione di posti di lavoro.
La situazione più critica al Nord Ovest ed anche se cala il numero dei posti di lavoro perduti ogni anno, si tratta in realtà dell’effetto legato alle dimensioni delle aziende che chiudono, sempre più piccole e con pochi dipendenti.
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