I tre sono saliti a bordo della navetta, hanno chiuso il portellone, e sono partiti alla volta del nostro pianeta. Per partire hanno dovuto accendere il motore principale della Soyuz: l’accensione dei motori si è resa necessaria per consentire alla navetta di lasciare l’orbita nella quale si trova per cominciare la fase di rientro verso la Terra.
La manovra è avvenuta correttamente ed il motore è rimasto acceso per poco più di 4 minuti. C’è stato qualche problema nelle comunicazioni fra la navetta e il centro di controllo a Terra. Niente di imprevisto, comunque, secondo gli esperti. La navetta continua a sfrecciare alla velocità di circa 27.000 chilometri orari e si trova ad una quota di circa 400 chilometri.