Milano – L’emergenza migranti si fa sempre più pressante di ora in ora, tanto che dopo le richieste da parte dei governatori di Lombardia, Veneto e Liguria che hanno già intimato al Governo di non mandare più profughi nelle loro regioni, ora anche il sindaco di Milano fa sentire la sua voce ed invoca una tregua. Il capoluogo lombardo infatti, insieme alla capitale, è certamente la città che ha pagato e continua a pagare il prezzo più grande in questa situazione, con la Stazione Centrale rimasta occupata per giorni da centinaia di migranti e un numero di profughi da aiutare decisamente maggiore rispetto alla media delle altre città italiane.
Così il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha scritto una nota ufficiale al Governo chiedendo di non inviare più altri immigrati nel capoluogo lombardo, ormai ‘a tappo’. “L’amministrazione e la città hanno già fatto la loro parte, e continueranno a farla. La catena di solidarietà è stata straordinaria, ma più di così Milano non può fare – ha scritto Pisapia – Chiediamo pertanto che non vengano inviati ulteriori profughi in città”.
“Con il ministro oggi abbiamo fatto importanti passi avanti per affrontare le criticità dovute al grande afflusso di profughi a Milano – continua il sindaco Pisapia – Siamo costantemente impegnati per conciliare, come sta accadendo, il decoro della città, la legalità, la sicurezza e i bisogni dei cittadini, con il doveroso aiuto a chi scappa dalla fame e dalle guerre. Abbiamo, inoltre, ottenuto l’immediata consegna degli spazi del Dopo Lavoro Ferroviario, inutilizzato da molto tempo – ricorda il primo cittadino – come luogo dove accogliere dignitosamente i profughi, evitando così che la prima assistenza avvenga negli spazi antistanti la Stazione. Da domani, poi – conclude Pisapia – si potrà utilizzare il C.a.r.a., Centro assistenza richiedenti asilo, anche per i profughi arrivati in questi giorni”.
Intanto il Ministro degli Interni Angelino Alfano, al termine dell’incontro in Prefettura per valutare la situazione relativa ai profughi, ha dichiarato che “E’ stato restituito un completo decoro alla stazione di Milano. Ringrazio i milanesi – ha aggiunto il ministro dell’Interno – per la pazienza e lo spirito umanitario che hanno dimostrato”. Domani sarà consegnato il Cara alla Croce Rossa con 200 posti in più per l’accoglienza ai profughi e altri 100 posti saranno realizzati con l’ampliamento del Cie di via Corelli.