Pietro Figlioli
Pietro Figlioli

Bergamo – Il Settebello s’inchina alla Serbia: 15-11 il risultato finale degli azzurri nella seconda uscita nella Final Eight di World League in programma a Bergamo. E dire che dopo neppure due minuti dall’inizio del quarto tempo Matteo Aicardi firma il capolavoro del 9-9. Effimero pari. La Serbia, che a dirla tutta non è più quella formazione imbottita di super campioni, ha dimostrato più lucidità, più furbizia e soprattutto con i due mancini in vasca (Mandic e Filipovic) ha messo in crisi i giovani difensori azzurri. Già perché la rimonta rimediata ieri con l’Australia nel terzo quarto, è stata senza dubbio replicata questa sera con i plavi, ma la loro reazione nell’ultimo quarto è stata devastante e incontenibile. E dire che il Settebello è partito bene: Giogetti va in rete dopo poco più di un minuto, ma non si arriva neppure al secondo di gioco che c’è il pareggio. Poi una serie di controfughe, mal gestite dagli azzurri, che portano gli avversari sul +3, che resterà tale fino alla prima sirena. Svantaggio che si materializzerà anche nella seconda frazione. Arriva come da copione la reazione per i ragazzi di Campagna nella terza frazione: ma senza sorpasso e senza pareggio. Solo un risicato -1. Quindi, come detto, la quarta frazione: il pari di Aicardi scatena la Serbia che rifila ben sei reti agli azzurri. Di contorno un pessimo arbitraggio, con regole sovvertite in virtù di chissà cosa, ma soprattutto la poca esperienza degli azzurri: certamente Campagna sta preparando il Settebello per Rio, ma non è possibile giocare in casa e lasciare fuori rosa atleti con esperienza da vendere. Anche se getta acqua sul fuoco: “Sapevamo che la Serbia era una grande squadra e forse abbiamo avuto un po’ di timore reverenziale nell’approccio alla partita. Poi ci siamo sciolti nella seconda parte e abbiamo avuto una splendida reazione che c’ha portato al pareggio, con il gol di Aicardi, all’inizio del quarto tempo. Mi dispiace perchè con un briciolo d’attenzione in più da parte nostra e degli arbitri l’epilogo della gara poteva essere differente: il passivo è sicuramente esagerato e immeritato”.
E giusto pensando a Rio, non passa innoservato l’exploit del Brasile delle meraviglie: il team allenato da Ratko Rudic è a punteggio pieno dopo due giornate. Fantastico !

Il tabellino

Serbia – Italia 15-11
Serbia-Italia 15-11
Serbia: G. Pijetlovic, Mandic 5, Gocic 1, Randelovic, Cuk 2, D. Pijetlovic 1, Nikic, Aleksic, Jaksic 1, Filipovic 2, Prlainovic 1, Stefan Mitrovic 2, Branislav Mitrovic. All. Savic.
Italy: Tempesti, F. Di Fulvio 3, Velotto, Figlioli 2, Giorgetti 2, A. Fondelli, N. Presciutti 1, Gallo 1, N. Gitto, S. Luongo, Aicardi 2, Baraldi, Del Lungo. All. Campagna.
Parziali: 5-2, 3-3, 1-3, 6-3
Arbitri: Stavridis (Gre) e Vlasic (Cro).
Note: uscito per limite di falli Randelovic (S) nel terzo tempo. Nel II tempo ammonito per proteste Sandro Campagna (CT Italia). Superiorità num. Serbia 5/10, Italia 4/10. Spettatori 2000 circa.

I risultati della seconda giornata

Girone A
Brasile – Cina 15-7
Ungheria – Croazia 12-15

Classifica: Brasile 6, Ungheria e Croazia 3, Cina 0

Girone B
Australia – USA 10-9
Serbia – Italia 15-11

Classifica: Serbia 6, Australia e Italia 3, USA 0

Il programma della terza giornata

Ore 16.00: Serbia – Australia
Ore 17.20: Ungheria – Brasile
Ore 18.40: Cina – Croazia
Ore 20.00: USA – Italia

foto di Giorgio Scala / deepbluemedia.eu