Tenerife – Si era trasferito nelle isole Canarie da diversi mesi l’imprenditore romano Andrea Dionigi, ufficialmente latitante per essersi sottratto all’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
L’uomo era ricercato nell’ambito dell’inchiesta denominata “Vitruvio” condotta dalla procura di Roma su presunti episodi di corruzione per ottenere appalti.
I finanzieri del Nucleo speciale anticorruzione hanno arrestato l’imprenditore nella tarda serata di ieri, all’aeroporto di Fiumicino dopo che Dionigi era stato individuato e fermato a Tenerife ed estradato con mandato di cattura internazionale.
L’imprenditore è coinvolto nell’indagine che ha portato, tra gennaio e marzo all’applicazione di 43 ordinanze di misure cautelari. L’inchiesta riguarda imprenditori ma anche funzionari in servizio presso diversi uffici tecnici di Roma Capitale ed ha portato alla luce un vasto sistema di corruzione basato su accordi sistematici tra imprenditori e funzionari pubblici che, in cambio di mazzette o altre utilità, davano il via libera alle pratiche richieste dagli imprenditori, omettendo e compiendo atti contrati ai propri doveri d’ufficio.
In particolare, Dionigi è accusato di corruzione per aver pagato tangenti a funzionari della Asl incaricati di eseguire i controlli nei suoi cantieri.