Los Angeles (California) – Rischia di allargarsi ancora, negli Stati Uniti, lo scandalo per le centraline truccate da Volkswagen per superare i controlli sui limiti di emissioni inquinanti.
L’agenzia californiana per la protezione ambientale Air Resources Board ha infatti annunciato che sottoporrà a nuove verifiche anche i motori diesel 6 cilindri a V da 3 litri montati su modelli di lusso come il Porsche Cayenne e l’Audi A6 e prodotti dal gruppo tedesco nella bufera.
Il timore è che le tecniche adottate per barare sui controlli imposti dal mercato statunitense siano state estese all’intera produzione automobilistica della casa tedesca.
Se venisse confermata questa ipotesi, infatti, le responsabilità del gruppo Volkswagen sarebbero enormemente accresciute e le possibili sanzioni potrebbero superare di molto i già previsti 18 miliardi di dollari.
Su molti Media specializzati nel settore Motori, però, gli esperti avvertono che i controlli potrebbero evidenziare altri illeciti anche per molte altre case automobilistiche insinuando che la tecnica adottata da Volkswagen sia più diffusa di quanto non si creda.
La mappatura delle centraline elettroniche che controllano i moderni motori automobilistici, infatti, consentono di intervenire elettronicamente in modo tale da ridurre al minimo gli scarichi inquinanti alle velocità a cui vengono fatti lavorare i motori nelle operazioni di verifica.
Le case automobilistiche conoscono i dati degli enti certificatori per motivi di trasparenza e possono intervenire per modificare queste mappature in modo da prevenire le contestazioni.