Treviso – Avevano rilevato alcune aziende specializzate nella produzione di recinzioni e pannelli metallici ed avevano promesso forti investimenti e la tutela dei posti di lavoro ma, in realtà, avrebbero trasferito fondi e occultato la contabilità per diverse decine di milioni di euro.
Tre imprenditori di un noto gruppo internazionale sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza al termine di lunghe e complesse indagini societarie.
L’ipotesi di accusa è di bancarotta fraudolenta nei confronti di quattro aziende trevigiane, dichiarate fallite nel biennio 2013 e 2014 e tutte riconducibili allo stesso gruppo.
Per le Fiamme Gialle gli imprenditori avrebbero sottratto alle casse delle aziende il patrimonio societario per 19 milioni di euro ed occultato le contabilità societarie in per evitare la ricostruzione dei debiti verso i creditori, esposti per oltre 49 milioni di euro.
Nel corso delle indagini i finanzieri hanno rilevato che gli indagati agli inizi del 2013, nonostante una preesistente voragine finanziaria di circa 13 milioni di euro, avevano acquisito tutte le società del gruppo dalla precedente proprietà prospettando ai terzi creditori importanti investimenti e progetti di risanamento aziendale anche a tutela degli oltre 30 dipendenti.